ANNO V - NUMERO 55 - LUGLIO 2003

CITAZIONI

ERRORI COMUNI

- Accelerare (non accellerare)                           - Aneddotico (non anedottico)
- Appropriato (non appropiato)                           - Aeroporto (non aereoporto)                          
- Blu, su (non blù, sù)                                      - Caltanissetta (non Caltanisetta)          
- Collutorio (non colluttorio)                               - Coscienza (non coscenza)
- Eccezionale (non eccezzionale)                      - Edìle (non èdile)
- Efficienza (non efficenza)                                - Egli dà (non Egli da)
- Egli fa, sta, va (non egli fà stà và)                    - Friùli (non Frìuli)
- Ingegnere (non ingegniere)                              - Inerente al (non inerente il)
- Io devìo (non io dèvio)                                     - Machiavelli (non Macchiavelli)
- Meteorologia (non meterologia)                       - Nùoro (non Nuòro)
- Persuadère (non persuàdere)                          - Qual è (non qual’è)
- Un murale (non un murales)                            - Un po’ (non un pò) 

 [dal Vocabolario ZINGARELLI]

PARENTI – I parenti dipendono dalla lingua. In inglese si distingue il nipote (grandson) e la nipote (granddaughter) dei nonni e il nipote (nephew) e la nipote (niece) degli zii. In italiano c’e il  “congenero” (chi è genero insieme con altri rispetto agli stessi suoceri o a uno di loro) , lo “zio cugino” (il cugino del padre o della madre) e il “cugino nipote” (figlio del cugino) e il “biscugino” (cugino in secondo o terzo grado). In napoletano si distingue la “gnora” (madre della sposa) dalla “socra” (madre dello sposo). [VITO COPPA (2003)]

TENTAZIONI

- Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni. [OSCAR WILDE, “Il ventaglio di Lady Windermere”]

- Tutti i desideri che cerchiamo di soffocare covano nel nostro spirito e lo avvelenano. Il solo mezzo per liberarsi dalla tentazione è cederle. [OSCAR WILDE, “Il ritratto di Dorian Gray”]

VEROLINO MIGLIOR DOCENTE DELL’ANNO – Io ho due caratteristiche, posseggo un  certo  senso della teatralità e cerco di organizzare per  gli  studenti  materiali  didattici  e  appunti.  La  teatralità  mi porta a fare battute, a ‘sdrammatizzare sempre’ anche in sede di esame. Cerco di rendere la  lezione godibile; il modo migliore è di alternare sempre qualche battuta, qualche  aneddoto.  Inoltre,  cerco  di fare in modo che ‘ciascuna lezione si sostenga da sé’, non costringo gli studenti a  fare  riferimento  a sessanta lezioni precedenti! Ecco il motivo  per  cui,  spesso,  vengono  a  chiedermi  le  tesi  anche  i laureandi  di  Ingegneria  Meccanica.  A  me  che  sono   Elettronico!   Una    depravazione! [LUIGI VEROLINO (2003) su “Ateneapoli”]
COCKTAIL E TE'

CHAMPAGNE COBBLER
INGREDIENTI: 1. Ghiaccio  2. Liquore Curacao  3. Liquore Maraschino  4. Spumante  5. Succo di limone  6. Ananas sciroppata  7. Pesche sciroppate  8. Ciliegina.

UTENSILI: spremiagrumi, colino, cucchiaio.

BICCHIERI: a coppa o a calice largo, cucchiaini, cannucce.

PREPARAZIONE:
1) Raffreddare i bicchieri nel congelatore;
2) Spezzettare il ghiaccio;
3) Mettere i pezzetti nei bicchieri;
4) Livellare la superficie del ghiaccio con il dorso di un cucchiaio;
5) Tagliare l’ananas e la pesca a dadini;
6) Disporre sulla superficie del ghiaccio i dadini di ananas, di pesca e qualche ciliegina;
7) Versare nell’ordine: 1 cucchiaino di curacao, 1 cucchiaino di maraschino, 1 cucchiaino di succo di limone filtrato;
8) Colmare le coppe con spumante freddo, versandolo lentamente per non fare schiuma.
9) Servire i cocktail con cucchiaini e cannucce.

[Elaborazione di Vito Coppa dalla ricetta di Giuliana (1977 ), "Cocktails e bevande ", Ed. Curcio ]

GALATEO

SIGNORE – Il vero signore è quello che si comporta alla perfezione anche nei momenti in cui è da solo: a tavola versa l’acqua in maniera corretta, spezza il pane, si serve adeguatamente dal piatto di portata. "La pienezza dell’educazione è celebrata proprio in assenza di controllori". [PIPPO DALLA VECCHIA (2003), sul “Corriere del Mezzogiorno”]

MALAPROPISMI

ALLE ORE 22,00 -Vieni sul terrazzo a vedere il "tramonto"!
BUFFALO – E’ una "bufala" Bill.

CAMPARI – Vuoi bere un "gambero"?
DISASTRO LINGUISTICO - Sulla "scalina, acconcia la mana sullo" ginocchio!
FILATO - Sento un odore di zucchero "velato".
FROCIO - E' "Procio".
GIUNGLA - Siamo nella "giungalag".
QUIZ SHOW - Fa il "Quiss sciocc".
SIAE - Hai pagato l' "asiatica"? [raccolti da VITO COPPA]

CALIFORNIA - La scorsa estate ho visitato la "Califormia". [ANONIMO]

CATARATTA – Dottore, mi sono fatto la "cravatta" agli occhi. [raccolto da GENNARO PUORTO]

COLLANA - Ha un negozio di frutta vicino allo Stadio "collant". [raccolto da LUCA COPPA]

INTERPRETE - Parli così svelta che c’è bisogno dell’ "intrepido". [raccolto da ANITA LAZZERI]

NAPOLETANISTICA

AMORE

Te voglio bene assai
E tu non piense a me.

E’ il ritornello di una famosa canzone, composta  il 1839 da Raffaele Sacco, ottico e improvvisatore napoletano. Il successo di quella canzone fu enorme, e può darne un’idea la ingenua affermazione del Settembrini nelle sue ‘Memorie’: <Tre cose belle furono in quell’anno (1839): le ferrovie, l’illuminazione a gas e ‘Te voglio bene assai’>. La musica fu attribuita al Donizetti, ma a torto. [GIUSEPPE FUMAGALLI (1894), “Chi l’ha detto?”, Ed. Hoepli]

MATRIARCATO

- Meglio essere pariente d’ ‘a cana ca d’ ‘o cane. (Meglio essere parenti della sposa <cagna> che dello sposo < cane>.)

- ‘E pariente d’ ‘a vunnella tràseno tantu bello. (I parenti della sposa <gonnella> entrano con facilità nella casa degli sposi)

- Chi è parente d’ ‘a còppola va p’ ‘a casa e’ ntròppeca; chi è parente d’ ‘o muccatùro va p’a casa e va sicùro.  (Chi è parente dello sposo <cappello>, gira per la casa degli sposi e incespica; chi è parente della sposa <fazzoletto> gira per la casa con sicurezza).

OTTIMISMO

GIORNATE - La più persa delle giornate è quella in cui non si è riso. [NICOLAS DE CHAMFORT, “Massime e pensieri”]