90 ANNI DI INDRO MONTANELLI - Gli è stato domandato, nell'occasione: - Cosa farà da grande? Ha risposto: - LA MUMMIA!
ANIMALISTI – Per sfatare le malevole dicerie su certe bestie, il presidente degli "animalisti" italiani ha offerto un premio di 200 milioni a chi potrà dimostrare che i corvi scrivono lettere anonime e che le talpe fanno le spie. E’ vero: di simili casi non ne conosciamo. Ma di somari che fanno i presidenti, ne conosciamo parecchi. [INDRO MONTANELLI]
BERLUSCONI – (Ogni tanto raccontava Indro Montanelli, quella volta che Silvio Berlusconi lo portò a vedere il mausoleo che si era fatto costruire da Pietro Cascella nel parco di Arcore.) Mi mostrava tutti quei loculi intorno al suo sarcofago da faraone e mi diceva: "Questo è il cerchio dell’amicizia. Lì andrà Fedele Confalonieri, lì Marcello Dell’Utri, lì ..." E mi mostrava estasiato il bassorilievo con quello che avrebbe portato nell’aldilà, dal cesto di pesci a quello di frutta, dal pane al cellulare. Disse: "Sarei onorato se anche tu...". Risposi: "Domine, non sum dignus.".
CITTADINI – In Italia fu il potere temporale a soffocare negli italiani la voce della coscienza e a spegnere in loro ogni senso di responsabilità. Ma fu la Controriforma a fornire al prete le armi per accaparrarsi l’una e l’altra: il Sant’Uffizio, le scomuniche e, nei casi estremi, il patibolo. Con questo risultato: l’aborto del ‘cittadino’ e la trasformazione di quello che avrebbe dovuto e potuto diventare un ‘popolo’ in un gregge (come con inconsapevole spudoratezza i preti lo chiamano), e in un gregge di pecore indisciplinate che credono di affermare il loro ribelle individualismo non rispettando il semaforo rosso. [INDRO MONTANELLI]
COMMOZIONE – Nella società moderna commozione e reazione dipendono dalla conoscenza visiva (sottolineo: visiva) (…) L’opinione pubblica decide in base alle informazioni che ha. Anzi: alle cose che vede in televisione. [INDRO MONTANELLI]
COMUNISMO - Montanelli abitava a Milano in una cella da monaco dove campeggiava una foto di Stalin: "E' l'uomo al mondo che ha fatto fuori più comunisti ed è per questo che ho sempre la sua foto con me".
CONTROCORRENTE – In questo mondo dove tutti si scannano per ficcarsi in, io sono nato out, e out devo restare. [INDRO MONTANELLI]
CORAGGIO – Che Craxi sia uomo di grandi capacità e ambizioni, lo si sapeva. Che sia anche uomo di grande coraggio, lo si è visto ieri, quando pronunciava alla Camera il suo discorso di replica. Per due volte si è interrotto alla ricerca di un bicchier d’acqua. Per due volte Andreotti glielo ha riempito o porto. E per due volte lui lo ha bevuto. [INDRO MONTANELLI]
COSE DI IERI – Mai giudicare le cose di ieri al lume di quelle di oggi. Mai. [INDRO MONTANELLI]
CULTURA - La cultura è come il danaro: se ce l'hai non ne parli. [INDRO MONTANELLI]
DE MITA – Ho letto che l’Avvocato l’ha definito un intellettuale della Magna Grecia ma c’è qualcosa di troppo: la Grecia. [INDRO MONTANELLI]
DIGNITÀ – Per dignità intendo anche (dico anche) l’abilitazione a frequentare da solo la stanza da bagno. [INDRO MONTANELLI]
DIRITTO – Nulla in questa patria del diritto è più opinabile ed incerto del diritto: nessuno sa quale sia il suo e quale l’altrui. Sembrano non saperlo neanche i Tribunali, come può constatare chi cede alla rovinosa tentazione di interpellarli: sullo stesso caso non si sono due sentenze che coincidano. [INDRO MONTANELLI]
EUTANASIA – Il giorno in cui non potrò andare in bagno da solo chiederò per me l’eutanasia. [INDRO MONTANELLI]
FILM "LA MUMMIA" - A differenza di quanto si evince all'inizio della pellicola, nella Tebe degli Egizi non c'erano le piramidi che, invece, erano a Giza, cioè a Menfi. - Commento di INDRO MONTANELLI: Ricordati che tra i film e la storia non esiste neppure una lontana parentela.
INTELLETTUALI – In Italia il professionista della cultura parla e scrive per i professionisti della cultura, non per la gente, e istintivamente cerca ancora un Principe di cui mettersi a servizio. [INDRO MONTANELLI]
ISLAM – In nessun Paese che batta bandiera della Mezzaluna possono nascere o rinascere i valori della Ragione e della Libertà. Cosa disse il grande Califfo (di cui non ricordo il nome), quando subito dopo la conquista e il sacco di Alessandria d’Egitto, un subalterno venne a chiedergli cosa doveva fare della grande Biblioteca, considerata la più ricca del mondo? " Delle due, l’una – disse – o tutti quei libri dicono ciò che ha detto Allah, e in tal caso sono inutili. O dicono il contrario, e in tal caso sono perversi. Nell’un caso e nell’altro, sono da bruciare". [INDRO MONTANELLI]
ITALIA:
- Come diceva Ojetti, l’Italia è un Paese di contemporanei senza antenati né posteri perchè senza memoria di se stesso. E un Paese mi permetto di aggiungere – senza memoria di se stesso non è un Paese; è solo un conglomerato di bastardi accampati sulla più bella terra del mondo, come lo sono le cavallette quando scendono a devastarla. [INDRO MONTANELLI]
- In Italia è meglio non cambiare mai nulla perchè si finisce sempre per cambiare in peggio. [INDRO MONTANELLI]
ITALIANI:
- Ad essere sincero, ho smesso di credere all’Italia (...) a un popolo che tra tutti i popoli occidentali è quello che meno conosce la propria storia, forse perchè non è un popolo, ma un agglomerato. [INDRO MONTANELLI]
- Nell’arte del parlare siamo anche bravi, sappiamo improvvisare battute brillanti, raccontare aneddoti divertenti, eccetera. Purtroppo non sappiano ascoltare. Mentre l’arte della conversazione consiste proprio in questo: non tanto nel saper parlare, quanto nel sapere ascoltare, e quando tocca a noi l’intervento, nel saperlo contenere nei limiti della essenzialità e semplicità. [INDRO MONTANELLI]
- Noi italiani siamo forse la gente più "abile" del mondo: tutto ci può riuscire, e tutto possiamo diventare, meno due cose: dei cittadini e degli uomini. [INDRO MONTANELLI]
- Questo è un paese di pecore. Nell’uno o nell’altro, ma pur sempre in un gregge. [INDRO MONTANELLI]
LIBERALI – Ha diritto a considerarsi liberale chiunque rispetta le opinioni diverse e anche opposte alle sue. [INDRO MONTANELLI]
LIBRI – Il libro non sarà sconfitto dal computer. Verrà battuto, temo, dalla bulimia degli autori e dall’anoressia dei lettori. [INDRO MONTANELLI]
"MEIN KAMPF" DI HITLER – A me la storia ha insegnato che, come diceva Metternich, contro le idee è inutile drizzare muri: le idee li saltano. Meglio lasciare che ci si rompano l’osso del collo. Per concludere, proporrei di vendere il "Mein Kampf" all’ingresso degli stadi sulle cui scalinate i tifosi del calcio fanno sventolare le loro bandiere con la svastica. Purtroppo sono analfabeti: se non lo fossero, non sventolerebbero la svastica. [INDRO MONTANELLI]
MEMORIA – Questo è un Paese senza memoria, dove l’unica cosa da fare è cercare di non morire perché chi muore (fatte salve la solita mezza dozzina di sacre mummie: Dante Petrarca, eccetera, che nessuno legge) è morto per sempre. E’ un Paese senza passato, il nostro, che non accumula né ricorda nulla. Ogni generazione non solo seppellisce quella precedente, ma la cancella. [INDRO MONTANELLI]
MILLENNIO CHE SI APRE (GENNAIO 2001) – Il neo-cafone ha già festeggiato l’anno scorso, come comandava la pubblicità. Perché non solo grida e parla a vanvera: non sa neppure contare. [INDRO MONTANELLI]
MUSSOLINI:
– Mussolini aveva dato all’Inghilterra qualche segno di amichevole disposizione nei suoi confronti. Ne ricordo un paio che avevano il loro significato anche se la Storia li ha emarginati. L’unica persona che a viso scoperto osò sparare contro Mussolini forandogli il naso fu una pasionaria inglese che Mussolini, invece di processarla come avrebbe fatto anche un governo democratico, consegnò all’Ambasciata del suo Paese perché la rimpatriasse. E quando in Italia si sparse il terrore del mostro che violentava e seviziava le bambine e venne appurato che il colpevole era stato un prete anglicano, la polizia fascista si contentò di segnalarlo a quella inglese e la stampa ricevette l’ordine di abbuiare il caso. Come dovette fare in quello abbastanza boccaccesco, della moglie di un alto diplomatico inglese sorpresa e arrestata in un bordello romano. [INDRO MONTANELLI]
– Un giorno fui convocato a Palazzo Venezia, era il 1932, avevo 23 anni, perchè il Duce voleva vedermi. Ero emozionatissimo. Entrai, mi misi sull’attenti e il Duce, che faceva finta di scrivere, mi lasciò sull’attenti per un quarto d’ora e alla fine mi disse: "Ho letto il vostro articolo sul razzismo (avevo scritto un articolo contro il razzismo): Bravo, vi elogio, il razzismo è roba da biondi (senza accorgersi che ero biondo). Continuate così". Sei anni dopo fece le leggi razziali. Perchè questo era Mussolini: diceva una cosa e ne faceva un’altra, secondo il vento del momento. Lui non creava il vento, vi si accodava da buon italiano. [INDRO MONTANELLI]
PARTE – Obbiettività e buona fede stanno sempre dalla parte di chi sta dalla nostra parte. Purtroppo si tratta solo e sempre di "parte". [INDRO MONTANELLI]
PARTI – In ogni uomo, specie se grande, non c’è mai o quasi mai uno solo; ce ne sono due o tre, talvolta anche di più. Ricordati di Giulio Cesare: il più grande Generale, il più grande statista, e la più grande canaglia di tutti i tempi. [INDRO MONTANELLI]
PASSIVITÀ – La lettura (di un giornale o di un libro) è infatti un’attività. Chi guarda la TV è passivo. La lettura concede il tempo di riflettere. [INDRO MONTANELLI]
POLITICA – L’Italia ha la classe politica che si merita (…) Siamo sicuri che ne troveremmo di migliori? E se ne trovassimo, che cosa, quale "popolo" rappresenterebbero? [INDRO MONTANELLI]
POLITICA ITALIANA – In una conferenza stampa a Nuova Delhi, Henry Kissinger ha dichiarato che verrà a Roma e andrà a pranzo dal presidente Leone, ma non parlerà di politica perchè quella italiana è, per lui, troppo difficile da capre. E’ la prima volta che Kissinger riconosce i limiti della propria intelligenza. Ma vogliamo rassicurarlo. A non capire la politica italiana ci sono anche cinquantadue milioni di italiani, compresi coloro che la fanno. [INDRO MONTANELLI]
RESPONSABILITA’ – Smettiamola di dare la colpa allo Stato. Sicurezza stradale, droghe. Ci salviamo o ci condanniamo da soli. Prima lo capiamo, meglio è. [INDRO MONTANELLI]
RIFORMA ELETTORALE – Quando anche imponessimo, con tanto di carabinieri e di tribunali, che la lotta politica fosse circoscritta a due soli partiti, o coalizioni di partiti, dentro ognuno di essi si riformerebbero – sia pure col nome di "correnti", o "cespugli" o di questa o quella specie animale o vegetale – i quaranta o cinquanta partiti di oggi, con le facce di oggi e il linguaggio di oggi: tutto fasullo. [INDRO MONTANELLI]
SCRIVERE – Non ho mai dimenticato il consiglio di un collega americano Webb Miller: "Scrivi in modo che ti possa leggere un lattaio dell’Ohio". [INDRO MONTANELLI]
SELEZIONE – La selezione è un valore, non una cattiveria. [INDRO MONTANELLI]
SINDACATI – Non sempre, per redigere questa piccola rubrica, occorre forzare la fantasia. Qualche volta basta lasciare la parola alle agenzie di stampa ufficiali. Eccone un caso. L’agenzia Adn Kronos comunica: "Due giorni di sciopero sono stati dichiarati da i sindacati postelegrafonici milanesi per il 28 gennaio e per il 6 febbraio per protesta contro gli scioperi e per i disservizi". [INDRO MONTANELLI]
SOCIALISMO ITALIANO – Il socialismo italiano ha avuto molti nemici. Ma i più accaniti sono sempre stati i socialisti italiani, che nacquero litigando e subito dividendosi; vissero continuando a litigare e a dividersi; di divisioni e litigi morirono; e ora cercano di rinascere per continuare a farlo. [INDRO MONTANELLI]
SOCIETÀ - Alle nuove generazioni dico: il mondo è quello che costruite voi. Se esce brutto, non prendetevela con la televisione, la società o l’America: Sappiate che, qualunque faccia avrà, vi somiglierà. [INDRO MONTANELLI]
UGUAGLIANZA – E’ in corso una iniziativa per l’abolizione nelle aule scolastiche, della pedana su cui si eleva la cattedra. Il perchè lo avrete già capito: l’insegnante deve mettersi, anche materialmente, a livello degli alunni per non lederne la dignità e dimostrare con l’esempio che siamo tutti uguali. Giusto. "La via dell’uguaglianza" dice Rivarol "si percorre solo in discesa: all’altezza dei somari è facilissimo instaurarla".
UNIVERSITA’ – La cultura accademica italiana è uno zoo povero di esemplari, eccettuate le scimmie. Di quelle, è sovrappopolato. [INDRO MONTANELLI]