ANNO X - NUMERO 111 – MARZO 2008
CAMPANA DI MEZZOGIORNO - Durante l'assedio di Belgrado da parte degli Ottomani nel 1456, Papa Callisto III ordinò una campana di mezzogiorno per chiamare i fedeli a raccolta per pregare per i difensori della città. Tuttavia, in molte località l'ordine di suonare la campana arrivò dopo la notizia della vittoria e la campana di mezzogiorno si tramutò in una commemorazione della vittoria. Il Papa non ritirò l'ordine e ancora oggi le chiese cattoliche suonano la campana di mezzogiorno.
CONVERSAZIONE - I gentiluomini parlano dei principi, la servitù parla delle persone. [PROVERBIO INGLESE]
PAROLA - Non c’è villano che mantenga la parola data, se vede che non gli conviene. [MIGUEL DE CERVANTES, “Don Chisciotte della Mancia”]
POLITICA - E' un vero peccato che tutte le persone che sanno come far funzionare il paese siano troppo occupate a guidare taxi o a tagliare capelli. [attribuita a GEORGE BURNS]
CRONOLOGIA:
- Il battesimo della parola “cocktail” sulla carta stampata si attribuisce al periodico americano “The Bilance” (13 maggio 1806)
- Apertura del primo cocktail bar alla Gore House, nei pressi di Hyde Park a Londra (1° maggio 1831)
- Jerry Thomas pubblica il primo libro sui cocktail, ‘The Bar-tender’s Guide” (1862)
- Lo scrittore inglese Alec Waugh lancia il “primo” cocktail-party.
[da: BARRY SHELBY (1998), "Cocktails", Ed. Leonardo]
FRESCHEZZA - Non ammetto eccezioni: tutti i succhi di frutta, anche di ananasso, tutti gli sciroppi di zucchero, dovete prepararveli da voi; perché quelli in conserva, (…) darebbero a qualsiasi drink lo stile e il gusto di un medicinale. Non avete ananassi a disposizione? E’ semplice, amici miei, rinunciate al fix o a che altro volevate preparare. I drinks vogliono ingredienti freschi e non stantii (sì, lo sono gli alcolici che anche in bottiglia, vivono). Già che siamo in argomento: i drinks, freschi vanno anche bevuti. Sono creature fantastiche ed estemporanee, vivono lo spazio di un minuto, poi si ammollano, intristiscono, muoiono. [LUIGI VERONELLI (1963), "I cocktails", Ed. Rizzoli]
TWININGS – Numerosissime caffetterie inglesi iniziarono a servire anche tè, a offrire ai propri clienti svariate ed esotiche varietà delle aromatiche foglioline, a diffondere quella che di lì a poco sarebbe divenuta una caratteristica inglese universalmente riconosciuta: il raffinato gusto del “te delle cinque”. Una delle prime e più famose caffetterie a lanciarsi in questa nuova moda fu quella di Thomas Twining che, dal 1706 iniziò a proporre ai propri avventori l’infuso di tè, come piacevole e riscaldante bevanda, ma anche come sospensione dell’attività lavorativa e momento socializzante e di discussione, per soli uomini. Solo più tardi, ovviamente, le sale da tè furono aperte alle signore che, anzi, presero l’abitudine di scambiarsi visite inviti per il tè del pomeriggio, facendone a loro volta una delle occasioni più gradite e più diffuse per scambiare quattro chiacchiere manovrare, dietro le quinte e da un osservatorio raffinato e gradevole, le sorti di tanta parte della storia d’Inghilterra [AUTORI VARI (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]
SEMPRE PERNICI! – E’ nella natura umana di stancarsi presto della uniformità, ciò che spiega la cinica esclamazione ‘Tojours perdrix!’ (Sempre pernici!) di cui le origini, secondo una tradizione quasi certamente apocrifa, avrebbero a cercarsi in una burla fatta da Enrico IV al suo predicatore il quale lo rimproverava per le sue infedeltà coniugali, e a cui egli fece imbandire per molti giorni di seguito null’altro che pernici. Al reverendo un bel giorno sfuggì il detto: ‘Tojours perdrix!’ cui il re di botto replicò: Tojours reine! [GIUSEPPE FUMAGALLI, “Chi l’ha detto?”, Ed. Hoepli]
PARADIGMA – Il compito della scienza normale non è affatto quello di scoprire nuovi generi di fenomeni; anzi, spesso sfuggono completamente quelli che non si potrebbero adattare all’incasellamento. Gli scienziati non mirano neanche, di norma, ad inventare nuove teorie,e anzi si mostrano spesso intolleranti verso quelle inventate da altri. La ricerca nell’ambito della scienza normale è invece rivolta all’articolazione di quei fenomeni e di quelle teorie che sono già fornite dal paradigma. [THOMAS KUHN (1962), “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”, Ed. Einaudi]
TITOLI - Agli uomini ci si rivolge chiamandoli col loro titolo professionale, o accademico, o militare o nobiliare, o col semplice cognome, o col nome di battesimo, secondo la minore o maggiore familiarità che si abbia con la persona. A persone famose a cui tuttavia non si sappia che titolo dare ci si rivolge con lo stesso appellativo che si usa per i direttori d’orchestra. “Maestro”, oppure col cognome, che in tali casi di notorietà costituisce il miglior titolo per la persona che lo porta. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]
FIBRE – Le fibre cosiddette “man made” cioè fatte dall’uomo, si distinguono in artificiali e sintetiche. Le fibre artificiali (acetato, cupro, viscosa) si ottengono utilizzando direttamente o trasformando polimeri esistenti in natura, come la cellulosa. Le fibre sintetiche (elastam, poliammide, poliestere, acrilico) sono ottenute per sintesi da idrocarburi, carbone e acqua. Quelle poliammidiche (nylon, tactel) garantiscono la leggerezza, quelle elastomeriche (dorlastan) l’elasticità. Nati dalla chimica del petrolio, i tessuti sintetici hanno avuto un’enorme diffusione nel dopoguerra e sono oggi i più usati nell’industria tessile. La maggioranza delle fibre “man made” prodotte attualmente è costituita da microfibre. La struttura a filamenti sottilissimi elimina tutti gli inconvenienti delle fibre sintetiche, rendendo il tessuto morbido e traspirante, in quanto permette il passaggio del vapore acqueo. [GIORGIO CONVERSI - SUSANNA ZUCCHI PIRAS (1997), “Intimo”, Ed. Idealibri]
IPPOCRATE - Dottore, voi avete fatto il giuramento d’ “ipocrita”. [raccolto da ANTONIO FALGINELLA]
DIACONO – Si è fatto “dialogo”.
IRA – Ha fatto la “fiera” di Dio. [raccolto da VITO COPPA]
IL ROTTO - Mio figlio l'anno scorso è stato promosso per “la rotta” della cuffia.
IMPERATIVO - Dobbiamo vincere a tutti i costi questa partita, è “appellativo”.
IMPUTATI - Sono finito sul banco degli “amputati”. [ANONIMI]
GIORNALISTI - Ho scritto venti libri su Napoli, migliaia di articoli, sono napoletano da 5.000 anni: resto sempre molto sorpreso quando arriva un giornalista del Nord che in pochi giorni o in pochi mesi pretende di scoprire quel che io non ho visto in 72 anni. [risposta di DOMENICO REA a Giorgio Bocca]
TRATTI – Parlando dieci minuti, con una persona potete dire con una buona approssimazione se è estroversa o introversa, ansiosa o serena. Questi tratti caratteriali vengono detti “trasparenti”. Ma altri aspetti della personalità sono meno trasparenti, e potreste scoprire di sbagliarvi di grosso anche su persone che credete di conoscere bene. L’ottimismo è uno di questi tratti caratteriali. [MARTIN SELIGMAN (1995), "Come crescere un bambino ottimista", Ed. Sperling & Kupfer (2006)]