ANNO X - NUMERO 109 – GENNAIO 2008
Auguri per un felice 2008 a tutti i lettori di Capafresca, che entra nel suo decimo anno.
BUGIARDO - Poiché un politico non crede mai a quello che dice, quando viene preso sul serio rimane sempre molto sorpreso [CHARLES DE GAULLE cit. sul “Corriere de Mezzogiorno” (2007)]
CONCETTI – Grande è la differenza tra l’usare ciò che è nostro e ciò che invece ci viene dato in prestito, tra il possedere i concetti che si esprimono e il prenderli invece da altri. [CORNELIO TACITO, “Dialogo sull’eloquenza”]
CONSUMISMO – Spesso guardando la quantità degli oggetti messi in vendita, (Socrate) diceva a se stesso - “Di quante cose posso fare a meno!” [SOCRATE cit. in Diogene Laerzio, “Vite dei filosofi”]
CRITICA – La critica è facile e l’arte è difficile. [DESTOUCHES, “La Glorieux”]
LIBRO - Trattare la nostra vita come fosse un libro e noi ne fossimo gli autori. [RICHARD FORD (2007) sul “Guardian”]
MUSICA:
- Dove c’è musica non ci può essere cosa cattiva. (…)
- La musica rasserena gli animi turbati e placa le preoccupazioni che nascono dallo spirito. [MIGUEL DE CERVANTES, “Don Chisciotte della Mancia”]
SHERLOCK HOLMES – “E’ strano”, osservò pacatamente Holmes, “come una macchina da scrivere possieda in effetti altrettanta individualità della grafia umana. A meno che non siano nuove di zecca, non ne esistono due con i caratteri esattamente uguali. Alcune lettere si logorano più di altre, qualcuna si consuma solo da un lato. Ora, per esempio, signor Windibank, osservi questo suo biglietto: vedrà che tutte le “e” presentano una piccola sbavatura, e la zampa della “r” ha un piccolo difetto. Ci sono altre quattordici caratteristiche, ma queste sono le più evidenti. (…) Ho qui quattro lettere che dovrebbero apparire scritte dallo scomparso. Sono tutte “r” difettose ma, se vorrà usare la mia lente, potrà osservare che in tutte sono presenti le altre quattordici caratteristiche cui ho accennato." [ARTHR CONAN DOYLE, “Un caso d’identità”]
COINTREAU – Lo dobbiamo ai fratelli Edouard e Adolphe Cointreau che lo crearono in Francia nel 1849. la loro formula prevede al doppia distillazione di alcol nel quale siano state messe a macerare le scorze d’arancia. [ROCCO DI FRANCO (1988), "Cocktails e longdrinks", Ed. Napoleone]
CONSERVAZIONE – Distillati e liquori subiscono i processi di invecchiamento solo nelle botti dove sono a contatto con l’aria . Una volta imbottigliati non invecchiano più o invecchiano in maniera lentissima. Come i vini, gli alcolici temono la luce e preferiscono l’oscurità. L’ossidazione dovuta alla luce può degradare alcuni liquori alla frutta in modo irreversibile. Non è necessario conservare i liquori in cantina poiché l’umidità non influenza nessun fattore. Un buon armadio è più che sufficiente. [JACQUES SALLE’ (1987), “Dizionario dei cocktails”, Ed. Gremese]
FOGLIOLINE – Ogni raccoglitrice (la raccolta del tè, delicata e laboriosa, è affidata esclusivamente a personale femminile) deposita in un paniere legato al grembiule le foglioline che man mano strappa dalla pianta. Da ogni rametto vengono prelevate in un primo tempo simultaneamente solo due foglie e una gemma, per ottenere il tè migliore, il ‘pekoe’. Una seconda raccoglitrice preleva poi anche alcune altre foglioline un tè di seconda qualità [AUTORI VARI (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]
PSITTACÌSMO - [dal greco psittakós 'pappagallo' e -ismo; (1841)] s. m. Tendenza a ripetere pappagallescamente quanto dicono gli altri. [dal Vocabolario ZINGARELLI]
NOIA - La noia è la verità allo stato puro. [JAQUES RIGAULT, “Papiers posthumes”]
STRADA – Per strada non si mangia, mangiucchia o rosica nulla, nemmeno frutta o dolcetti; in nessun caso si buttano per terra bucce e involucri; l’idea che questa regola non valga per le castagne arrosto o i brustolini (semi di zucca) è del tutto infondata. Per strada i gelati li leccano solo i bambini. Non si cammina leggendo il giornale o altro, né ci si pianta in mezzo al marciapiede a aprire la propria corrispondenza, o a affrancar lettere, o a spiegare il giornale per avere subito un panorama completo delle notizie dell’ultima ora. Non si passa davanti a chi stia fotografando qualcosa o leggendo un manifesto. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]
FEMMINILITA’ – Visto da vicino e con occhio analitico un reggicalze è un oggetto esiguo e persino un po’ ridicolo, per via di quegli elastici che, ornati di pizzi e di nastri, scendono con un fermaglio di gomma e metallo ad agganciare la calza. Portarlo, questo piccolo argano, non è poi tanto comodo, ma tant’è: appena una donna se lo stringe alla vita si sente più consapevole della sua femminilità. [PAOLO LOMBARDI - MARIAROSA SCHIAFFINO (1986), “… ma le calze”, Ed. Idealibri]
HELICOBACTER - Vorrei ritirare l'esito del test sull' “Errico Batteri”.
HERPES - Vorrei una pomata per l' “IRPEF”.
ICTUTS - E' morto Pasquale, gli e' venuto un “ics”.
IDROFILO - Vorrei un pacco di cotone”idraulico”.
IMPANATE - Abbiamo mangiato delle cotolette “appannate”.
PLASMA – Ho comprato un televisore al “Plasmon”.
SATELLITARE - Questo Natale regalerò a mio marito il navigatore “solitario”. [ANONIMI]
TOMBOLA – Nel 1734 il re di Napoli Carlo III di Borbone decise di ufficializzare il gioco del Lotto. Il frate Gregorio Maria Rocco si oppose. Il re la spuntò a patto che nella settimana di Natale il gioco fosse sospeso. Il popolo allora si organizzò da solo. I 90 numeri del lotto furono messi in “paniarielli” di vimini e così nacque la tombola. [dal “Corriere della Sera” (2007)]
POSITIVITA’ - Qualcuno critica l’atteggiamento positivo perché teme che significhi accettare le ingiustizie, il male, la sopraffazione e perdonare i peggiori crimini. No, l’atteggiamento positivo vuol solo dire che metti da parte il rancore, la pigrizia e, invece di lamentarti, di prendertela con gli altri, ti prendi la responsabilità di decidere e fai delle cose positive. [FRANCESCO ALBERONI (2007) sul “Corriere della Sera”]
IPNOSI – Quand’è che non siamo ipnotizzati? [TORBJORN STOCKFELDT (1973) cit. in DANIEL ARAOZ, “Ipnosi e terapia sessuale”]