ANNO IX - NUMERO 106 – OTTEBRE 2007
AMORE - L’amore, a quanto ho sentito dire, guarda le cose con certi occhiali che fanno sembrare oro il rame, ricchezza la povertà e perle le cispe. [MIGUEL DE CERVANTES, “Don Chisciotte della Mancia”]
CIVILTA’ - Negli ultimi decenni si è diffuso il convincimento erroneo che il mondo dell’amore, dei sentimenti delicati, delle buone maniere, della lealtà e della legalità sia qualcosa di naturale, di spontaneo. No: è il prodotto di millenni di civilizzazione e si conserva solo grazie alla continua vigilanza della comunità, alla sua costante azione educativa, alla sua continua crescita culturale. Quando questo ordine si rompe, per esempio in una guerra, vediamo esplodere i comportamenti primordiali più brutali: gli uomini torturano, stuprano, uccidono. Basta lasciare giovani maschi e giovani femmine insieme senza leggi, e ben presto si forma un gruppo dominante di maschi violenti ed armati che schiavizzano gli altri e monopolizza tutte le femmine, (…) No, la pura spontaneità non produce vivere civile, ma solo paura, oppressione ed arbitrio. La civiltà è il prodotto dell’educazione degli impulsi attraverso la cultura, la morale, la legge. Soprattutto attraverso l’esempio. [FRANCESCO ALBERONI (2007) sul “Corriere della Sera”]
COMPRENSIONE:
– Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna. [attribuito ad ALBERT EINSTEIN]
– Si possiede veramente una dottrina soltanto quando si è in grado di spiegarla con successo ad un amico nel passeggiare conversando. [FEDERIGO ENRIQUES cit. in aa.vv (1973), "Atti del convegno internazionale sul tema Storia, Pedagogia e Filosofia della scienza", Ed. Accademia Nazionale Lincei]
SHERLOCK HOLMES - Qualcuno si è arrampicato sulla finestra. L’altra notte ha piovuto un po’. Ecco l’impronta di una scarpa sul davanzale. E qui c’è un’impronta circolare di fango, e anche qui, sul pavimento; e di nuovo qui, vicino al tavolo. Guardi Watson! Ecco una prova preziosa. [ARTHUR CONAN DOYLE, “Il segno dei quattro”]
VITELLA - Chi ha vitella in tavola non mangia cipolla. [cit. in GIUSEPPE GIUSTI, “Dizionario dei proverbi italiani (Raccolta di proverbi toscani)“]
CAPPUCCINO – Bevanda preparata con caffé espresso e latte caldo schiumoso. Volendo vi si può aggiungere cacao in polvere o cannella. [Graham EDWARDS - Sue EDWARDS (1988), “Drink. Vini, liquori, cocktail e bevande di tutto il mondo”, Ed. Pan]
CHAMPAGNE – Le corrette regole di servire lo champagne impongono di abolire la coppa, così diffusa un tempo (ora meno). Essa, oltre a favorire la dispersione della schiuma, favorisce la dispersione del bouquet. (…) La “flute” o bicchiere “ad angelo” è, con la sua forma stretta ed allungata, il bicchiere adatto per lo champagne. Trattiene il bouquet e facilita il corretto movimento ascensionale delle bollicine. [LUCIANO IMBRIANI(1987), "Tutto sui cocktails", Ed. De Vecchi]
DIETA – Non avendo praticamente calorie, il tè è indicato anche nelle cure dimagranti, naturalmente se bevuto senza aggiunte di latte o di zucchero (sostituibile con un innocente dolcificante dietetico). [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]
BABY-DOLL – Baby-doll non è assolutamente la trasformazione vezzeggiativa di “Dorothy”, ma è più credibilmente la definizione di un capo di abbigliamento che trae il suo nome dalla fattura semplice che ricordava il vestitino delle bambole che poi a sua volta era una semplificazione del vestitino delle bambine, fatto cioè a campana con bretelline o meno e corto sulle ginocchia. Bambola si traduce con "doll", bambina con "baby" ed infine il verbo agghindare si traduce con "to doll up" e, conseguentemente, se vogliamo escludere la bambola, si finisce inevitabilmente in "agghindata a bambina". [MASSIMO VELOTTI (2007), comunicazione personale]
CONFUTAZIONE - La scienza non progredisce se gli scienziati cercano di rimanere sul sicuro presentando delle teorie che si attengano quanto è possibile all’evidenza disponibile. (…) il primo pensiero degli scienziati che controllano le proprie teorie non è di cercare una dimostrazione della loro verità, ma piuttosto di cercare una loro confutazione. [da KARL POPPER, “La logica della scoperta scientifica”]
REGALI – Nel presentare un regalo il donatore non deve richiamare l’attenzione della persona a cui lo offre sulla bellezza o costosità del regalo stesso, dicendo “E’ il migliore che si trova in commercio” “Guarda che non è uno di quelli soliti che si vedono in giro”: l’elogio del dono tocca a chi lo riceve, e se non ne capisce subito il pregio non resta che sperare che lo capisca in seguito. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]
DEPLIANT - Ieri siamo andati al mobilificio a vedere i "depilè" dei mobili. [raccolto da SALVATORE COZZOLINO]
DIMOSTRAZIONE – Ti ho dato un’ “impostazione”.
FASCINE – Pane con la “fascicola”
KEBAB – Check-up [raccolti da DOLORES SAMARELLI]
DIVERSIVO - Ora che sono in pensione mi occupo dei nipotini; sai, per me e' un “detersivo”.
GASTROSCOPIA - Dottore, devo ritirare i risultati della “gastronomia”. [ANONIMI]
MIRABILANDIA – Sono stati a “Mirabirabile”. [raccolto da VITO COPPA]
TRE SIRENE – Le Sirenuse (dette anche Li Galli) sono le isolette al largo di Positano. Qui, nella leggenda, vivevano le sirene (donne-pesce oppure donne-uccello). Si uccisero perché furono beffate da Ulisse. “Partenope” approdò dalle parti di Santa Lucia dove fu fondata Palepoli (Napoli). “Leucosia” a Punta Licosa presso Paestum e “Ligea” nel Golfo di Sant’Eufemia.
BENEFICI – I benefici per vostro figlio sono evidenti: l’ottimismo lo aiuterà a combattere la depressione quando andrà incontro agli inevitabili dolori e insuccessi della vita. Lo aiuterà ad avere risultati più brillanti nello sport e a scuola, e in seguito sul lavoro. Inoltre, l’ottimismo è il passaporto per una salute migliore: un sistema immunitario più vivace e reattivo, un minor numero di malattie infettive e di visite mediche, un minor rischio cardiovascolare, forse addirittura una maggiore longevità. [MARTIN SELIGMAN (1995), "Come crescere un bambino ottimista", Ed. Sperling & Kupfer]
SOGGETTIVITA’ - Potrei vivere nel guscio di una noce, e sentirmi re dello spazio infinito. [WILLIAM SHAKESPEARE (1601 circa), ”Amleto”]