ANNO VII - NUMERO 84 – DICEMBRE 2005
BONTA’ – Tutti amano i buoni, ma li sfruttano. Tutti detestano i cattivi, ma li temono e li ubbidiscono. [VITTORIO BUTTAFAVA, “La vita è bella nonostante”]
CORRENTE – I partiti accentuano la loro antidemocratica tendenza a costituirsi in chiusi “apparati” di feudatari del potere, quali sono anche gli alti dignitari dell’ “onorata società”. L’unica differenza che passa fra una “cosca” e una corrente è che la “cosca” non cerca alibi ideologici. [INDRO MONTANELLI (1971) sulla “Domenica del Corriere”]
CORRUZIONE – Benedetto Cairoli “era notoriamente rettissimo e fiero della propria rettitudine. Quando fu ministro pagava di tasca propria la carrozza e i pranzi diplomatici con la conseguenza di portare alla rovina la famiglia” (…) Demostene fu costretto all’esilio perché accusato di essersi impossessato delle somme depositate sull’Acropoli dal tesoriere di Alessandro. (…) Catone il Censore, il “sedicente integerrimo custode dell’erario romano (…) tra un lavacro morale e l’altro subì oltre quaranta processi per corruzione” e pare ce l’avesse tanto con Cartagine (Delenda Carthago!) perchè laggiù in Africa spremevano un olio che faceva concorrenza a quello che produceva lui. [da: CARLO ALBERTO BRIOSCHI, “Breve storia della corruzione”]
DOLORE – Non c’è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti. [WILLIAM SHAKESPEARE, “Molto rumore per nulla”]
FRANKLIN – “Strappò al cielo il fulmine, lo scettro ai tiranni” composto da Turgot perché fosse scolpito sotto un busto di Franklin liberatore dell’America e inventore del parafulmine. [GIUSEPPE FUMAGALLI (1894), “Chi l’ha detto?”, Ed. Hoepli]
SHERLOCK HOLMES - Il mio compagno era di ottimo umore e continuava a chiacchierare di violini di Cremona e della differenza fra uno Stradivarius e un Amati. Io rimanevo in silenzio, col cuore pesante per quel tempo così cupo e per il deprimente caso di cui ci stavamo occupando. “Mi sembra che lei non pensi molto alla faccenda che abbiamo per le mani”, dissi alla fine, interrompendo le disquisizioni musicali di Holmes. “Non ci sono ancora dati”, rispose. “E’ un errore gravissimo mettersi a teorizzare prima di avere tutti gli elementi. Distorce il giudizio”. [ARTHUR CONAN DOYLE (1887), “Uno studio in rosso”]
ARMONIA – Il cocktail è perfetto quando, bevendolo, non si riesce a riconoscerne gli ingredienti, infatti, se il sapore di uno di questi prevale sugli altri, vuol dire che le proporzioni non sono buone. [Rocco DI FRANCO (1988), "Cocktails e longdirnks", Ed. Napoleone]
BEVITORI – Se il caffè è la bevanda d’elezione dei popoli neolatini, il tè è divenuta quella dei popoli di lingua inglese, sempre più diffusa, di lingua russa, di lingue orientali. I più grandi bevitori di tè sono, senza dubbio alcuno, gli Irlandesi: al livello statistico, ogni irlandese beve ogni giorno almeno 4 tazze dell’aromatica bevanda (e’ c’è, quindi, considerati i bambini e gli Irlandesi che il tè non lo possono proprio soffrire, chi ne beve molto di più), con un consumo annuo pro capite di almeno 4 Kg di foglioline. Poco meno ne consumano gli Inglesi (3 tazze al giorno pro capite) ma il consumo annuo si attesta anche intorno ai 4 Kg per persona: è ormai assodato che almeno 98 Inglesi su 100 bevono quotidianamente il tè. Anche Olandesi e Russi sono ottimi bevitori di tè: qui troviamo “solo” 95 bevitori di tè su 100 abitanti. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è dopo l’acqua , la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]
NUBILE – (dal latino nubere ‘sposarsi’, dalla stessa radice di nubes ‘nube’ perché la sposa veniva velata) - Donna non sposata [dal Vocabolario ZINGARELLI]
RICOSTRUZIONE – Ho dovuto presto scoprire (…) che anche la mia metodologia – e qualsiasi metodologia – ‘può’ venire “falsificata” per la semplice ragione che nessun insieme di giudizi umani è completamente razionale e così nessuna ricostruzione può mai coincidere con la storia reale. [IMRE LAKATOS (1976), “Critica e crescita della conoscenza”]
FIRMA – Le signore firmano col cognome del marito, aggiungendo eventualmente il cognome di nascita, messi in fila, senza il <ved.> o l’<in>, entrambi inelegantissimi. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]
FASCISMO – Soltanto le dame dell’aristocrazia e dell’altissima borghesia continuavano a mettersi i reggiseni eleganti, comparandoli o facendoli venire dall’estero. Le italiane delle classi medie e povere tornano – o continuano – a indossare quegli squallidi reggiseni dai colori tristi e di tessuti rozzi. [DONATA CHIADINI (1989), “Storia del reggiseno”, Ed. Napoleone]
ABITO - L' ”arbitro” non fa il monaco.
ALBO - Ma sei sicuro che sia iscritto all' ”album” degli avvocati?
ALLORI - Non mi piacciono le persone che dormono sulle “allodole”.
AMENA - Trascorrero' le vacanze in un' “armena” località della Liguria. [ANONIMI]
AVIMMO PERDUTO A FELIPPO E Ô PANARO - Ad litteram: abbiamo perduto Filippo e la cesta. Id est: ci abbiamo rimesso tutto: il capitale e gli interessi. Locuzione popolare, usata solo dalle persone anziane; essa ancora perdura nel parlato comune e rammenta una non meglio identificata farsa pulcinellesca di Antonio Petito nella quale un tal Pancrazio aveva affidato al suo servo Filippo una cesta di cibarie, perché la portasse a casa, ma il malfido servo, riuniti altri suoi pari si diede a gozzovigliare facendo man bassa delle cibarie contenute nella cesta, e temendo poi le reazioni del padrone evitò di tornare a casa lasciando il povero Pancrazio a dolersi del fatto con la frase in epigrafe. [RAFFAELE BRACALE, comunicazione personale]
FORMICHINE – Un punticino alla volta … come le formichine! [GIANPAOLO MONTALI (2005) allenatore della nazionale italiana di pallavolo ai giocatori, in un break durante la vittoriosa finale europea]
VOLTO – Il volto è lo specchio dell’animo. (Imago animi vultus.) [CICERONE, “De Oratore”]