ANNO XIV - NUMERO 163 - LUGLIO 2012

 

CITAZIONI
BIGODINI - Bisogna essere brevi e sàpidi, altrimenti con il libro i ministri di Mme Pompadour, i funzionari e le cameriere ci fanno dei bigodini. [VOLTAIRE (1763), lettera a Moulton]
ELOCUZIONE - La virtù dell'elocuzione è la chiarezza. [ARISTOTELE (383-322 a.C.), “Retorica”]
FOTO - Mi servirebbe in libro fotografico sulla Rivoluzione francese. [AA.VV. (2012), “Il barone rampicante e altre irresistibili storie da libreria”, Ed. Sperling & Kupfer]
ITALIANI - Ad essere sincero, ho smesso di credere all’Italia (...) a un popolo che tra tutti i popoli occidentali è quello che meno conosce la propria storia, forse perché non è un popolo, ma un agglomerato. [INDRO MONTANELLI (1909-2001)]
SAVI - I Savi erano gente di poche parole: laconici, come si suol dire. “Sapendo taci” (Solone), “Odia il parlare svelto” (Biante), “Essere avido di ascoltare e non di parlare” (Cleobulo), “La tua lingua non corra davanti al pensiero” (Chilone) ci danno un'idea di come a quei tempi la saggezza andasse di pari passo con la parsimonia nel parlare. Per questa capacità di sintesi i Savi possono essere considerati gl'inventori dei proverbi.  [LUCIANO DE CRESCENZO (1983), “Storia della filosofia greca. I presocratici”]
SOLE - Quale luce irrompe da quella finestra lassù? E' l'oriente, e Giulietta è il sole. [WILLIAM SHAKESPEARE (1595), “Romeo e Giulietta“]
SHERLOCK HOLMES - “Una ragazza che si dedica con tanto ardore alla bicicletta dev'essere piena di energia.”   La signorina Smith, sorpresa, si guardò i piedi e io osservai il leggero logoramento delle suole dovute allo sfregamento contro il pedale.  “Sì, vado molto in bicicletta, signor Holmes.” [ARTHUR CONAN DOYLE (1905), “L'avventura della ciclista solitaria”]

 

COCKTAIL E TE’ 
3 MILIARDI DI CHILI - Ogni anno, in tutto il pianeta, si bevono oltre 3 miliardi di chili di tè. [ANNA PAOLA MERONE (2012) sul "Corriere del Mezzogiorno"]
PUNT E MES - Nel vecchio negozio di Castello, un secolo fa, a Torino, all’ora dell’aperitivo il locale era invaso da clienti molto ragguardevoli che discutevano le quotazioni dei titoli  commerciali in Borsa. Raccontò un barista che un cliente tutto preso dalla discussione intorno all’oscillazione dei titoli invece di ordinargli il solito vermut amaro, per un lapsus disse ad alta voce: “Dammi un ‘punt e mes’”. Un’allegra ristata generale fece eco a questa pittoresca sortita e da qui venne il nome. [LUCIANO IMBRIANI (1987), "Tutto sui cocktails", Ed. De Vecchi]

 

ETIMOLOGIA E LINGERIE
DISTINZIONE
- Le CULOTTES [dal latino 'culu(m)' (sedere)] (s. f. pl.; singolare francese 'culotte') sono mutande da donna corte e a calzoncino. Il sedere è completamente coperto.
- Lo SLIP [dall'inglese 'to slip' (scivolare)] (s. m. inv.) ha la parte posteriore più grande di quella anteriore. Il sedere è quasi tutto coperto.
- Il TANGA [dalla lingua tupi (degli indigeni del Brasile)] (s. m. inv.) (o “SLIP BRASILIANO” o “BRASILIANA”)  ha la parte posteriore delle stesse dimensioni di quella anteriore. Il sedere è, in parte, scoperto.
- Il PERIZOMA [dal greco 'perí‘ (intorno) e 'zonnýnai‘ (cingersi)] (s. m.) ha la parte posteriore più piccola di quella anteriore. Il sedere è scoperto interamente.
[VITO COPPA (2012)]

 

FILOSOFIA DELLA SCIENZA
VERO - Come la parola “bello” indica l’indirizzo dell’estetica e “buono” l’indirizzo dell’etica, così la parola “vero” indica l’indirizzo della logica. [FRIEDRICH FREGE (1848-1925), “Logica e aritmetica”]

 

GALATEO
SALUTO
- Segue le regole delle presentazioni: lo dà la persona più giovane alla più anziana, la meno importante alla più importante, l'uomo alla donna; mentre per le strette di mano si invertono le precedenza; (...)
- si dice “buongiorno” al mattino e nel primo pomeriggio;
- si usa “buonasera” nel pomeriggio e alla sera;
- si dice “buona notte” in tarda serata prima di andare a dormire;
- si dice “ciao” tra persone intime e amici;
- alla domanda convenzionale “Come sta?” non si risponde mai sinceramente, con dovizia dei dettagli personali e clinici, ma con un generico, anche se finto, “Bene, grazie”.
[AA.VV. (2010), “Galateo. Etichetta, ricette e savoir faire”, Ed. Food]

 

MALAPROPISMI
BARRE - Come mai alla cassa non hanno letto il codice a “bare”?
DECUBITO - Son stato talmente tanto tempo a letto che ho le piaghe da “Cupìdo”.
ERUZIONE - L' "erezione" del Vesuvio
ESPIATORIO - Non voglio fare da capro 'respiratorio'.
[ANONIMI]

 

NAPOLETANISTICA
CCA 'E PPEZZE E CCA 'O SSAPONE - Letteralmente: di qui le pezze e di là il sapone. È il modo rapidamente incisivo per dire che non si fa credito di sorta. Chi usa detta locuzione intende comunicare che con lui non si fanno contratti se non a prestazione e controprestazione immediata, contratti dove il do e il des sono contemporanei. Originariamente, la locuzione era usata dai robivecchi girovaghi detti "SAPUNARI" che offrivano in cambio di abiti dismessi un tot di sapone quale merce di scambio.  Al proposito ti rammento  ad abundantiam che ‘o sapunaro s.vo m.le letteralmente  è il venditore girovago che compra e rivende roba usata di scarso valore, rigattiere,  robivecchi; tale venditore girovago aduso a comprare e rivendere, per poche lire,   roba vecchia, usata,  di scarso valore tra cui pentolame, cenci,  ed abiti dismessi era solito offrire in cambio di détte merci in luogo di (sia pure poco) danaro, del sapone voce che è dal tardo lat.    sapone(m), e che indicò in origine  una  'miscela di cenere e sego per tingere i capelli', voce neutra di orig. germ. (sapp)  solo successivamente la voce sapone indicò le paste usate quali detergenti. Rammenterò che i saponi conferiti dai saponari  nei loro scambi, non erano le saponette industriali  che conosciamo, ma un tipo di sapone artigianale  molto morbido e di colore ambra (da usare per detergere abiti e biancheria e  non per la pulizia personale),   che veniva ceduto avvolto in fogli di carta oleata, a mo’ di fétte,  staccandole con una lama da un parallelepipedo  compatto; tale sapone era comunemente detto sapone ‘e piazza = sapone della piazza, forse perché venduto non in una qualche specifica  bottega (come è invece per altre merci) , ma   esclusivamente per istrada /piazza dai venditori girovaghi e/o rigattieri, robivecchi  (saponari  ) che ne erano anche  i produttori artigianali secondo antiche ricette; va da sé che la voce a margine sapunaro deriva da sapone(m) + il suff. di competenza arius -aro. [RAFFAELE BRACALE (2012), Comunicazione personale]

 

OTTIMISMO E PSICOLOGIA
NEVROSI - La contentezza, la felicità, la soddisfazione nelle diverse manifestazioni della vita non consentono lo sviluppo delle nevrosi in generale, né delle “nevrosi degli organi interni” in particolare. [P. I. BUL' (1975), “Ipnosi e suggestione”, Ed. Giunti Barbera]