ANNO XVI - NUMERO 182 - FEBBRAIO 2014

CITAZIONI
CALENDARIO - Democrito, figlio di Egesistrato o di Atenocrito o di Damasippo, nasce ad Abdera o a Mileto, in una data oscillante tra il 472 e il 457 a.C. Come sempre l’anagrafe dei filosofi presocratici è quella che è: una vaga lista fatta di date e di padri incerti. D’altra parte, mettiamoci anche nei panni di questi poveri greci: un calendario vero e proprio non ce l’avevano e, quando erano costretti a dichiarare l’anno di nascita, si arrangiavano facendo riferimento agli arconti in carica o ai vincitori delle Olimpiadi. E come se io oggi affermassi di essere nato nell’anno in cui Owens vinse i cento metri e di essermi sposato quando Tambroni era presidente del consiglio: vatti a ricordare!  [LUCIANO DE CRESCENZO (1983), “Storia della filosofia greca. I presocratici”]

SCRIVERE - Non ho mai dimenticato il consiglio di un collega americano Webb Miller: "Scrivi in modo che ti possa leggere un lattaio dell’Ohio". [INDRO MONTANELLI (1909-2001)]

SELEZIONE - Per gli enciclopedisti del Settecento il problema fondamentale era raccogliere la conoscenza sepolta e dispersa nel mondo. Oggi, all’opposto, spiega Eco, "Internet fornisce una quantità smisurata di informazioni. E allora il tema decisivo, quello che dovrebbe essere insegnato nelle scuole, è la selezione. Come filtrare la conoscenza?" [UMBERTO ECO (2013) sul "Corriere della Sera"]

TOPI - L’isolotto di Engebi  nel Pacifco, scelto dagli americani per gli esperimenti  nucleari, fu colpito in quattro anni da quattordici bombe  atomiche e da una bomba termonucleare. Tali ordigni, avendo trasformato il suolo in una lastra di vetro, cancellarono ogni forma di vita e vegetazione. A parte i topi,  che, dopo le bombe, popolavano ancora l’isola a milioni e si nutrivano di pesca. [GIORGIO DELL'ARTI (2013), su “Sette”]

 

COCKTAIL E TÈ
SIDECAR - A un portaordini americano il quale, nel 1917, percorreva tutti i giorni il tragitto dal comando alla trincea, sostando volentieri in un  bar, nei pressi delle Argonne, dove ordinava una miscela di Brandy e Cointreau in parti uguali e il succo di ½ limone. Quando il titolare del bar sentiva la motocarrozzella che si avvicinava, diceva alla moglie. “prepara il succo di limone per l’americano del “sidecar”. [GINO MARCIALIS (1990), "365 Cocktails", Ed. Sonzogno]

JASMINE - Un tè cinese aromatizzato con l'aggiunta di veri fiori di gelsomino. [ISHA MELLOR [1985], “Il piccolo libro del tè”, Ed. Siad]

 

ETIMOLOGIA
VOCE IN CAPITOLO - ‘Avere voce in capitolo’ vuol dire essere autorevole, ma si faccia attenzione che il capitolo dove si ha voce non è quello di un libro, ma l’assemblea dei frati o dei monaci, in cui pochi prendono la parola e molti ascoltano appunto chi ha voce in capitolo. [LUIGI VEROLINO (2011), “Oltre l'oro”]

 

FILOSOFIA DELLA SCIENZA E PSICOLOGIA
PERCORSO - Sebbene il percorso della scienza sia lento e incerto, esso rappresenta il percorso migliore verso la conoscenza della verità, ivi compresa la verità dell'intricata e delicata area delle relazioni umane. [CARL ROGERS (1951), “Terapia centrata sul cliente”, Ed. La meridiana]

 

GALATEO
A TAVOLA - A tavola si sta seduti con il busto eretto, tenendo gli avambracci giù dal tavolo. Su questo si poggiano solo i polsi e le mani. Anche mentre si usano le posate i gomiti non debbono discostarsi dal busto. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo, Ed. Sansoni)]

 

LINGERIE
VERA SIGNORA - Una vera signora si riconosce dalla biancheria intima e dall'ombrello. [(ANTICO MOTTO POPOLARE)]

 

MALAPROPISMI
PORCINI
- Ho mangiato il risotto con i funghi “porcellini”.
- Ieri sera ho mangiato funghi “pulcini”. [(ANONIMI)]

MONITO - Cliente: Avete l'ultimo libro del Papa? Libraio: Credo di sì, mi faccia controllare. Cliente: Dopo che ha lanciato quel monitor in piazza San Pietro mi è venuto l'interesse di leggerlo. [AA.VV. (2012), “Il barone rampicante e altre irresistibili storie da libreria”, Ed. Sperling & Kupfer]

PEPPA PIG - Ha comprato la sediolina di "Pippo Baudo". [raccolto da GLORIA COPPA (2014)]

PROTESI
- Ho la “prostata” ai denti.
- Sono stata operata di “prognosi” al ginocchio. [Raccolti da NELLO PISCOPO (2013)]


NAPOLETANISTICA
SCIACQUA ROSA E BBIVE AGNESE. - Locuzione impossibile da tradurre ad litteram, ma densa di significato; con essa si indica la deleteria gara (anche se indotta o suggerita) che incorre tra chi più sperperi o dilapidi, scialacquandole, personali o comuni sostanze, non tenendo in cale il futuro; di tale fatto sono emblematiche figure (peraltro non identificabili) la Rosa e l'Agnese dell'epigrafe; delle due la Rosa (sia pure spinta o invitata a farlo) continuava a satollarsi di vino magari accontendandosi di una sciacquatura ossia di vino addizionato d'acqua, o anche di vino puro usato però a mo' di risciacquo della bocca da una precedente bevuta, e l'Agnese (raccogliendo un medesimo invito) lo faceva ancora di più bevendo senza ritegno come nell'antico giuoco del padrone e sotto gioco che si svolgeva nelle bettole tra due giocatori di cui uno ' il padrone ' poteva imporre o negare all'altro ' il sotto ' innumerevoli bevute di vino con l'aggravio di dover pagare il vino bevuto. 'Sciacqua' voce verbale (2^ pers. sing. imperativo) dell'infinito 'sciacquà' che non è come l'omofono toscano il lavare sommariamente con acqua; lavare con acqua una cosa già lavata per toglierne i residui di detersivo o di sapone, ma con derivazione da un tardo latino exaquare, deriv. di aqua 'acqua' vale: bere una piccola quantità di qualcosa: bevi un goccetto di questo vino, tanto per sciacquarti la bocca; bive voce verbale (2^ pers. Sing .imperativo) dell'infinito 'vévere' = bere derivato di un lat. volgare 'bevere' per il classico 'bibere'; da notare nella voce napoletana le alternanze continue b/v nell'infinito ed il ritorno v/b nella restante coniugazione dei tempi. [RAFFAELE BRACALE (2013), Comunicazione personale]

 

OTTIMISMO
TRAMONTO - Accada quel che accada, anche il sole del giorno peggiore tramonta. [(ANTICO PROVERBIO CINESE)]