Capafresca
ANNO XXI - NUMERO 244 - APRILE 2019
CITAZIONI
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura.
[DANTE ALIGHIERI (1265-1321), "Inferno"]
INSEPARABILITÀ - Sarebbe più facile far cadere una goccia d’acqua nell’abisso tempestoso e trarla non mescolata, non diminuita né accresciuta, che tentare di separarti da me senza trascinarmi con te.[WILLIAM SHAKESPEARE, “La commedia degli errori”, 1590-1594]
POVERI - La sinistra ama talmente tanto i poveri che ogni volta che va al potere li aumenta di numero. [INDRO MONTANELLI (1909-2011)]
SHERLOCK HOLMES - In Inghilterra, chi presta a pegno ha l’abitudine, nel caso di un orologio, di graffiare il numero della polizza con una punta di spillo all’interno della cassa. È più pratico di una targhetta e non c’è pericolo che il numero venga smarrito o sbagliato. All’interno della cassa di questo orologio, la mia lente ha trovato nientemeno che quattro di questi numeri. Deduzione: suo fratello si trovava spesso in difficoltà finanziarie. Seconda deduzione: occasionalmente, aveva dei momenti di prosperità, altrimenti non avrebbe potuto riscattare il pegno. [ARTHUR CONAN DOYLE, “Il segno dei quattro”, 1890]
TESTAMENTI - Nell’Europa cristiana c’è stato un tempo in cui non era permesso ai novelli sposi di godere dei diritti del matrimonio prima di aver comprato quel diritto dal vescovo o dal parroco. Chiunque non avesse destinato nel suo testamento una parte dei suoi beni alla Chiesa era scomunicato e privato della sepoltura. Questo si chiamava morire ‘non confessi’, vale a dire non confessando la religione cristiana. E quando un cristiano moriva ‘intestato’ la Chiesa liberava il morto da quella scomunica facendo testamento per lui, stipulando e facendosi pagare i pii lasciti che il defunto avrebbe dovuto fare. Per questo papa Gregorio IX e San Luigi ordinarono, dopo il concilio di Narbona tenuto nel 1235, che ogni testamento cui non fosse stato chiamato un prete sarebbe stato nullo; e il papa dispose che il testatore e il notaio sarebbero stati scomunicati. [VOLTAIRE, “Dizionario filosofico”, 1746]
COCKTAIL E TÈ
SENSI - Per poter veramente apprezzare un buon cocktail, uno sherry, un porto, un marsala, devono venire interessati tutti e cinque i sensi: dalla vista al tatto, dall’olfatto, al gusto, perfino all’udito (quando si fa “cin-cin”). [SELOW DISHT - LUCIANO IMBRIANI, "Il grande libro dei Cocktails", 1986]
TÈ DI CEYLON - È sicuramente una delle varietà più famose e prende il nome dall’isola nella quale viene prodotto. È un tè nero a foglie intere, corte che dà un infuso dal colore dorato e dal delizioso ‘bouquet’, forte, frizzante, dal sapore di malto. [AA.VV., "Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?", 1989]
ETIMOLOGIA
BABBIÓNE - ‘Babbione’ prende origine dal nome del protagonista di una commedia latina molto conosciuta nel Medio Evo, e di cui l’erudito inglese Thomas Wright ha pubblicato un buon testo nel 1838. La ‘Comedia Babionis’ sembra sia stata composta verso la fine del secolo XII. Babione, prete pagano, ammogliato, alleva con sé una giovinetta sua pupilla, chiamata Viola, e l’ama segretamente, ma trema dalla paura che il suo amore sia scoperto, al punto che dà dei buoni bocconi ai cani, in presenza dei quali ha disfogato la sua passione, perché non ne raccontino nulla. Per cui la sciocchezza di questo individuo passò in proverbio. [GIUSEPPE FUMAGALLI, "Chi l’ha detto?, 1894]
FILOSOFIA DELLA SCIENZA
VERITÀ - Le asserzioni matematiche sono vere o false indipendentemente da come stanno le cose nel mondo: esse sono ‘analitiche’. Le asserzioni scientifiche empiriche, al contrario, sono ‘sintetiche’: non sono vere a causa della loro forma ma a causa del loro contenuto, cioè a causa del mondo in cui, per quanto indirettamente, sono confermate dall’osservazione. [KAREL LAMBERT - GORDON BRITTAN, "Introduzione alla filosofia della scienza", 1979]
GALATEO E PSICOLOGIA
SORRISO - Un sorriso ogni tanto è funzionale (ricordate che il sorriso intercetta i neuroni a specchio: a sorriso si risponde con un sorriso e a uno sbadiglio venite contagiati allo stesso modo). [LAURA PRANZETTI LOMBARDINI, “Galateo in 5 minuti”, 2018]
LINGERIE
CAMICIA DA NOTTE - I due sessi hanno indossato questo indumento a fasi alterne. Dall’XI al XVI secolo fu di norma la nudità notturna, ma già dal XV secolo era usuale che le puerpere ricevessero i visitatori con la camicia da notte. La sua forma è identica a quella della camicia da giorno; nel XVIII secolo per le donne diventa più lunga, mentre per gli uomini rimane immutata fino all’avvento del pigiama. Nel XIX secolo la sovrabbondanza della biancheria femminile, che rende il corpo sempre più segreto, implica l’erotizzazione della biancheria intima; anche la camicia da notte ne subisce l’influenza e si orna di ricami, pizzi, volants. Negli anni Trenta, in satin ricamato e incrostazioni di pizzo, la camicia si ispira agli abiti da sera, di cui ripete la gonna lunga tagliata in sbieco e lo scollo nel dorso. Negli anni Quaranta per la camicia da notte si usa soprattutto il nylon, apprezzato per la sua ingualcibilità e trasparenza; negli ultimi anni è di nuovo apprezzata la seta. [CECIL SAINT LAURENT, "Intimo. Storia immagini, seduzioni della biancheria intima", 1986]
MALAPROPISMI
MÌLO - La Venere di Milàno [Raccolto da VITO COPPA, 2019]
STÒLA - Mi hanno regalato una “stuòia” di visone.
PRÈSBITE - Da vicino vedo bene, è da lontano che sono “lèsbica”.
STRÀLCIO - Allego un breve “stràccio” del mio curriculum vitae.
STRAPAZZÀTE - Ho fatto le uova “stramazzàte”.
SUI GÈNERIS - Mio marito è un tipo sui “Gènesis”!
SVÀSTICA - I nazisti come simbolo adottarono la“spàstica”.
[(ANONIMI)]
NAPOLETANISTICA E OTTIMISMO
DA RECITARE A OGNI NOSTRO BRINDISI
Menammo tutto a bbuordo
fintanto ca se campa:
Dimane, forze, 'a lampa
se putarrìa stutà.
(potrebbe spegnersi)
[GIOVANNI CAPURRO, "Totonno 'e Quagliarella", 1919 - Musica di Francesco Buongiovanni]