Capafresca
ANNO XXIV - NUMERO 280 - APRILE 2022
CITAZIONI
ESSERE - Cosa aveva comunicato Parmenide di così importante da dover diventare, solo per questo, il padre della filosofia? Semplicemente che nella vita c’è l’Essere e il Non Essere, e che quest’ultimo non esiste, anche se disgraziatamente si ostina a farsi vedere. Il Non Essere per Parmenide era l’apparire, tutto quello, cioè, che ci affascina con le sue tentazioni e che non mantiene mai le sue promesse. Come dire: se volete essere felici, badate più alla sostanza che non all’apparenza delle cose. Esempio: se nella vita desiderate fare gli attori, sappiate che c’è molta più felicità nel diventare trasmettitori di emozioni tra autore e spettatore (l’essere dell’attore), che non nel diventare divi di successo, avere la foto in copertina e mettere gli autografi (l’apparenza dell’attore). [LUCIANO DE CRESCENZO, Il caffè sospeso, 2008]
LIBERALI - Ci sono molti italiani che sono liberali e non sanno di esserlo e molti che si dicono liberali e non lo sono. [ANTONO MARTINO (1942-2022)]
INCOMPRENSIONE - Chi non è stato mai ferito, ride delle cicatrici altrui. [WILLIAM SHAKESPEARE, Romeo e Giulietta, 1594-1595]
SANSIMONISMO - Da ciascuno secondo la sua capacità, a ciascuno secondo i suoi meriti. [CLAUDE HENRI DE ROUVROY, CONTE DI SAINT-SIMON (1760-1825)]
SHERLOCK HOLMES - Fra l’altro, ho notato che prima di uscire, quando era già completamente vestita, ha scritto un biglietto. Avrà visto che il guanto destro era rotto sull’indice, ma a quanto pare non ha visto che, sia il guanto che il dito, erano macchiati di inchiostro viola. Aveva scritto qualcosa in gran fretta e aveva intinto troppo la penna. Dev’essere accaduto questa mattina, altrimenti la macchia si sarebbe sbiadita. [ARTHUR CONAN DOYLE, Un caso d’identità, 1892]
COCKTAIL E TÈ
POUSSE CAFÉ - Sono drinks di origine americana che vanno serviti a fine pasto dopo il caffè. La caratteristica che li differenzia da tutte le altre bevande è che gli ingredienti non devono mai mescolarsi tra loro, ma devono galleggiare uno sopra l’altro. Si preparano in bicchieri cilindrici alti e stretti nei quali vanno versati gli ingredienti avendo cura di farli colare lentamente, sul dorso di un cucchiaino, ad evitare che si mescolino tra loro. [GIULIANA BONOMO, Cocktails e bevande, 1977]
CALORIE - Il tè in sé e per sé non contiene calorie. Tuttavia, se vi si aggiunge latte e zucchero esso può fornire da 40 a 50 calorie per tazza. [ISHA MELLOR, Il piccolo libro del tè, 1985]
ETIMOLOGIA
OSTE/HOSTESS - 'Oste' viene dal latino 'hòspes', 'hòspitis'. […] Da 'hòspes' è venuto anche il nostro 'òspite', che indica, come già indicava in latino, sia il forestiero che viene alloggiato, sia colui che alloggia il forestiero. […] e questo perché nella parola era contenuto un senso di reciprocità di diritti e di doveri tra l'accogliente e l'accolto, che è poi alla base della vera ospitalità, e che li metteva allo stesso livello. […] 'Oste', altro non è dunque se non uno che ospita, sia pure a pagamento. […] Sono andati a tirar fuori gli Inglesi la loro 'hostess', che come sapete è nome piuttosto raffinato indicando ciascuna di quelle belle ragazze, ben selezionate dalle compagnie aeree per la loro intelligenza, finezza di tatto oltre che per particolare venustà fisica, le quali assistono i viaggiatori durante i voli. Non è certo nome di cui abbiano a compiacersi; ché 'hostess', verniciatelo all'inglese quanto volete, è pur sempre l'italiano 'ostessa'. [ALDO GABRIELLI, Nella foresta del vocabolario, 1977]
FILOSOFIA DELLA SCIENZA
FILTRO - Mi divenne chiaro che ciò che rende scientifico una teoria, o un asserto, è il suo potere di scartare, o di escludere, il verificarsi di certi eventi possibili […] Pertanto, ‘più una teoria proibisce, e più dice’. [KARL POPPER, La ricerca non ha fine, 1976]
GALATEO
MALINCONIA - Conviene adunque fuggire di favellare di cose maninconose [malinconiche], e più tosto tacersi. [GIOVANNI DELLA CASA, Galateo, 1558]
LINGERIE
GAMBALETTI - Si possono portare anche i gambaletti, calze di nylon che arrivano al ginocchio, orribili ma economiche. [PAOLO LOMBARDI - MARIAROSA SCHIAFFINO, … ma le calze, 1986]
MALAPROPISMI
OSTEOPORÒSI - Ho l’ “orso poróso”. [CLAUDIA GARABELLO - LUISA LANZA - CRISTIANO MARCHETTI, Ho la vagina pectoris, 1998]
NAPOLETANISTICA
CHE SANCO ‘E CHIAVARDA 'E FIERRO! - Si tratta di un’espressione esclamativa, piuttosto becera, in uso dapprima tra i reclusi delle carceri di san Francesco nella piazza omonima e successivamente tra il popolino della città bassa, espressione esclamativa, coniata per leggera assonanza, marcandola su altra che si evitava di pronunciare nel timore di incorrere in aggiuntivi rigori di legge per offese ai secondini o forze di polizia. L’espressione originaria fu infatti “Mannaggia ô sanco ‘e chi v’afferra” con evidente riferimento ai tutori della legge che operavano gli arresti dei delinquenti o a gli addetti alla sorveglianza nelle carceri, addetti che controllavano i detenuti. L’originaria ‘Mannaggia ô sanco ‘e chi v’afferra” generò dapprima “Mannaggia ô sanco ‘e chiavarda ‘e fierro” snellita poi in “Che sango ‘e chiavarda 'e fierro!”, portandosi dietro tutto il suo significato di malcelato risentimento, di dolorosa stizza, irritazione, astio, livore, rancore avverso la situazione niente affatto piacevole in cui versavano originariamente i detenuti e poi, nel parlato comune, quelle di chiunque si trovasse a gestire situazioni fastidiose, circostanze sfavorevoli. La “chiavarda“ (sostantivo femminile), derivante dal sostantivo ‘chiave’ [dal latino clavu(m)] - che di per sé è 'tirante a sbarra che serve a contenere una spinta (di un lettuccio, di un arco, un tetto) - era ben nota ai carcerati i cui lettucci ne erano forniti ed il sostantivo suggerì il passaggio da “e chi v’afferra” a “ ‘e chiavarda ‘e fierro”. [RAFFAELE BRACALE (1945-2022), Comunicazione personale]
OTTIMISMO
SCUOLA - “Mi sembra”, conclusi, “che il problema di base sottostante alla depressione e allo scadente rendimento scolastico di molti bambini possa essere il pessimismo. Quando un bambino crede in non poter fare niente di buono, smette di provare e di conseguenza prende voti sempre più bassi. [MARTIN SELIGMAN, Imparare l'ottimismo, 1990]
PSICOLOGIA
INSEGNARE - Non possiamo insegnare a un'altra persona direttamente; possiamo solo facilitare il suo apprendimento. [CARL ROGERS, Terapia centrata sul cliente, 1951]