L'on. Prodi dice che gli Italiani sono tutti impazziti, ma in realtà lui crede che siano soltanto idioti.
L'on. Fini, diplomaticamente, non dice nulla, ma in cuor suo degli Italiani pensa la stessa cosa.
Non potrebbe spiegarsi altrimenti come mai, costoro, a distanza di una settimana o poco meno sono piombati, entrambi, a Napoli proponendoci ognuno delle severe ricette per combattere la criminalità.
L'on. Prodi ed il suo Governo sono indubbiamente forniti di una decisa volontà di combattere la criminalità che imperversa, soprattutto in Campania, ed in questa prospettiva Egli ha affermato che il Governo darà dei forti segnali al Paese.
Peccato però che abbia omesso di aggiungere che il primo segnale che il nuovo Governo ha rivolto al Paese per contrastare la criminalità sia stato quello dell'approvazione della legge sull'indulto (ma non anche dell'amnistia che avrebbe avuto, almeno, il merito di alleggerire il carico giudiziario da migliaia di processi che si concluderanno inesorabilmente con una condanna ad una pena estinta per effetto dell'indulto), approvata proprio all'indomani dell'insediamento del nuovo Esecutivo, trattata quindi con priorità assoluta, prima delle ferie estive, prima di ogni altra questione, ivi compresa quella del famoso risanamento dei conti pubblici.
Il Presidente della Repubblica on. Napolitano d'altro canto, per non essere da meno nel voler anch'Egli dare un forte segnale al Paese per la difesa della legalità, due giorni dopo la Sua elezione alla suprema magistratura dello Stato, ritenne altrettanto urgente e prioritario concedere la grazia ad un condannato per l'omicidio di un funzionario di Polizia e per il quale non risulta che egli avesse mai espiato molti mesi di detenzione né un particolare pentimento.
L'on. Fini, invece, dal canto suo, sembrerebbe davvero che voglia decisamente combattere la criminalità in Italia ed a Napoli ed ha giustamente difeso le scelte in tal senso del precedente Governo; è un vero piacere sentirgli dire che bisogna incominciare a far sì che coloro che delinquono debbono poi pagare il loro debito con la società.
Peccato però che nell'elencare le scelte del precedente esecutivo in tale direzione, ed in questo dimostrando anch'egli una certa sbadataggine al pari dell'on. Prodi, abbia dimenticato di citare la modifica all'art. 47 del Ordinamento Penitenziario, una delle prime leggi approvate dal Governo della Casa delle Libertà, con cui, praticamente, veniva abolito il carcere per le condanne a pene sino a tre anni di reclusione e sostituito con l'affidamento in prova al servizio sociale, per non parlare poi dell'approvazione della c.d. legge ex Cirielli che ha abbassato, mediamente, la soglia per la prescrizione dei reati; anche ciò andava, sicuramente, nella direzione di dare un forte segnale alla criminalità del Paese.
Anche la mancata menzione della modifica dell'art. 47ter dell'Ordinamento Penitenziario, attuata dal precedente Governo dell'on. Berlusconi, con la quale è stato previsto che gli ultrasettantenni condannati al carcere, espiano la loro pena in regime di detenzione domiciliare, è frutto di quella corta memoria di cui soffrono quasi tutti i politici italiani. Per non parlare poi del mancato abbassamento dell'età della piena imputabilità a 16 anni che, purtroppo, il passato Governo - come ufficialmente dichiarato - non ebbe il tempo sufficiente per fare approvare!
Poiché però nel Paese esistono anche moltissimi Cittadini che sono assai meno idioti di quanto i nostri governanti credano e, mal per loro, sono anche dotati di buona memoria, allora cari Onorevoli volete finalmente giocare a carte scoperte e farci conoscere se veramente volete combattere la criminalità in Italia ed in che modo intendete realmente farlo, invece di continuare a tentare di prenderci in giro?
Ma forse è pretendere troppo da una classe politica che ha in carica la più alta percentuale di parlamentari imputati d'Europa.
I Politici e gli italiani
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